Con il Decreto del MEF del 28 dicembre, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n.5 del 7 gennaio 2019, sono state introdotte novità sulle modalità di determinazione e pagamento dell’imposta di bollo per le fatture. Generalmente l’imposta di bollo, pari a 2,00 euro, viene applicata su fatture, ricevute, note, conti e simili documenti, che comprendono operazioni fuori campo IVA, escluse o esenti dall’IVA, per un importo superiore ad € 77,47.
Nella seguente tabella un riassunto delle fattispecie a cui si applica la predetta norma:
Quando in una fattura di vendita vengono inseriti prodotti collegati a codici IVA esenti, esclusi o non imponibili, per un valore totale superiore a 77,47 €, automaticamente verranno valorizzati, nel tracciato xml, i campi relativi al bollo (2.1.1.6.1 <BolloVirtuale> e 2.1.1.6.2 <ImportoBollo>) inserendo rispettivamente il valore “SI” e l’importo del bollo.
Come base di calcolo, per il superamento dell’importo di 77,47 euro, vengono considerati solo gli importi riconducibili a codici IVA per cui è stata selezionata l’opzione “soggetto a imposta di bollo”.
E’ quindi importante verificare che i codici IVA utilizzati siano correttamente configurati perché l’automatismo di calcolo del bollo in fattura venga effettuato.
Nel momento in cui, durante la compilazione della fattura, viene superato il limite per l’applicazione del bollo, automaticamente viene inserito l’importo del bollo nel relativo campo della spesa accessoria “Imposta di bollo”.
Se la fattura viene assoggettata ai bolli, il sistema si preoccupa automaticamente di rilevare in contabilità il costo relativo al bollo e il debito sorto nei confronti dell’erario, debito che identifica in pratica l’ammontare da versare periodicamente all’erario.
Solo la prima volta che si emette una fattura soggetti a bolli, verrà richiesto di configurare:
Il conto di ricavo e il codice IVA da utilizzare nel caso in cui si vogliano addebitare le spese bolli al cliente;
Il conto di costo per rilevare il costo dei bolli;
Il conto di debito originatosi nei confronti dell’erario, utile per poi poter registrare il pagamento dei bolli.
La configurazione dei conti può ovviamente essere modificata successivamente dai Conti di sistema o dalla Configurazione Cliente.
Conti di sistema per la gestione dei bolli
Dalla sezione Impostazioni --> Tutte le impostazioni --> Contabilità --> Conti di sistema è possibile configurare i conti di sistema relativi al “Costo per imposta di bollo” e al “debito per imposta di bollo”.
Per il primo occorre indicare il conto di costo per la rilevazione a conto economico dell’imposta di bollo, nel secondo il conto di debito in cui si vuole rilevare il debito verso l’erario per l’imposta di bollo ancora da versare.
Grazie alla configurazione di questi conti di sistema la rilevazione contabile della fattura di vendita, oltre alla rilevazione dei ricavi, dell’IVA e del credito verso il cliente, comprenderà anche la rilevazione del debito verso l’erario per imposta di bollo e il corrispondente costo nel conto economico.
Addebitare l’imposta di bollo al cliente
In fase di compilazione della fattura è possibile scegliere di addebitare l’imposta di bollo al cliente, disattivando l’opzione “non addebitare” presente sulla riga delle spese accessorie riferite al bollo.
Effettuata la prima volta la configurazione, è possibile personalizzare dalla sezione --> Vendite --> Clienti --> Configurazione clienti la spesa accessoria “Imposta di bollo” e in particolare è possibile modificare:
Il nome della spesa accessoria;
Il codice IVA;
Il conto contabile per la registrazione del ricavo.
Dal link riportato di seguito è possibile scaricare un file contenente un elenco di codici IVA più completo che può essere utile per impostare l'assoggettamento a Imposta di bollo o per indicare correttamente la Natura IVA piuttosto che elaborare in maniera più semplice la Dichiarazione IVA.
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